| Il
        monitor VGA Per quanto riguarda il monitor, a livello consumer si
        può lavorare anche con un 14/15 pollici ma agli appassionati videomaker
        non possiamo consigliare monitor inferiori ai 17 pollici. Uno schermo di
        queste dimensioni (o un LCD da 15 pollici, che possiede la stessa area
        visiva) permette di lavorare a 1024x768 in condizioni ottimali, consentendo un controllo migliore sui programmi aperti. Infatti non di rado
        ci si ritrova con due o tre programmi di video/grafica contemporaneamente
attivi sul monitor e i benefici di uno schermo ampio si faranno sentire.
 Editing video vuol dire tante ore davanti al PC, dunque consigliamo la
        scelta di un monitor LCD che non crea i problemi del tubo catodico e
        occupa molto meno spazio; i prezzi sono scesi parecchio e un 15 pollici
        è decisamente un buon investimento.
 Il monitor
        RGB Non è certo indispensabile ma alcune schede di cattura lo richiedono.
        Certi dispositivi infatti realizzano un
video overlay solo se la scheda grafica del sistema su cui
        è montata supporta determinate specifiche (ad esempio DirectDraw di Windows)
        e quindi, nel caso non le supporti, è necessaria un' uscita video per
        visualizzare i contributi. Peraltro la resa su monitor VGA spesso è scadente sia per
        fluidità che per qualità di immagine (nonostante il video sia perfetto in fase di riversamento). In questo caso
        è caldamente consigliato l'uso di un monitor RGB che collegato all'uscita video/audio del dispositivo di
        cattura (o di quella grafica se stiamo usando un semplice socket firewire), ci permette di vedere la resa del risultato finale.
 In
        sostituzione di un monitor (che non sempre costa poco) può essere utilizzato un televisore dotato di attacchi in input video composito RCA
          (videoIN audioIN) o SCART.
   La
        scheda graficaLa potenza della scheda grafica installata sul sistema risulta importante per
        quanto riguarda la gestione del flusso video su monitor che deve essere
        visualizzato in maniera corretta assieme agli altri elementi grafici del
        sistema operativo. Quindi quantità di RAM della scheda e velocità di
        trasferimento dati sono elementi da tenere in considerazione. In
        risposta a queste due esigenze si può sottolineare come giochi ed
        applicazioni 3D abbiano portato le schede grafiche a montare enormi
        quantità di RAM e come la tecnologia  AGP dei bus moderni abbia superato
        decisamente i valori di data rate richieste dai video.
 Per
        quanto riguarda la fase di editing, in particolare il rendering, la
        scheda grafica non influisce in modo
        determinante sulle performance del sistema. Detto questo, la stragrande
        maggioranza delle schede in commercio va bene. 
 La scheda audio
 La scheda audio è un dispositivo ormai d’obbligo su tutti i sistemi
        standard. Lavorando con schede come Firewire il flusso audio viene
        trasferito assieme a quello video per cui non servono connessioni di
        cavi per la registrazione ma per sentire e gestire la componente sonora
        occorre un dispositivo capace di riprodurla.
 Da notare che quasi sempre, passando da una di queste schede, la qualità del
        segnale che viene codificato  è di 44.1 kHz anche se sulla videocamera DV
        è stata registrata una qualità di 48 kHz. (di contro non tutti i programmi di editing trattano un segnale superiore ai 44.1
        kHz).
 
 Il chip di decodifica audio, nella maggior parte dei sistemi, si trova
        sulla piastra madre ed è già pronto per l'uso; esistono però
        dispositivi più raffinati e qualitativi per ricreare effetti ambientali
        e multidimensionali e che possiedono uscite ed entrate digitali.
 Ultimamente infatti il mercato delle schede audio si è arricchito di apparecchi
        che permettono la simulazione 3D, il che costituisce la nuova frontiera del cinema domestico. Per fare montaggio video con con i più diffusi
        programmi di editing è comunque sufficiente una scheda audio stereo.
 Il
        masterizzatoreIl masterizzatore CD-R CD-RW è uno strumento che si rivela
        utilissimo quando il sistema è utilizzato per fare editing video.
        L'enorme quantità di dati audio/video memorizzata sui dischi necessita
        di uno sistema di backup rapido, sicuro e duraturo. Non da meno è la
        necessità di creare produzioni video-multimediali digitali fruibili
        dalla maggior parte della gente. Il videomaker può semplicemente creare
        VideoCD e Super VideoCD che sono compatibili con quasi tutti i lettori
        DVD casalinghi, sempre più diffusi. Inoltre la qualità di un VHS
        degenera col tempo mentre la durata di un supporto come il CD è 10
        volte superiore.
 
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