MULTIMEDIA PUBLISHING
Per Multimedia Publishing intendiamo la progettazione e l'elaborazione di clip multimediali destinati ad un utilizzo piu' "informatico" e quindi piu' versatile
(distribuzione su CD ROM, download da internet, ecc..). Questo tipo di lavoro si distingue da quello puramente video, chiamato Desktop Video, soprattutto nella fase finale, quando si ha la necessita' di adattare l'elaborato alla riproduzione su sistemi che possono avere pesanti limitazioni in fatto di velocita' e di capacita' di massa. Vi sono vari fattori da considerare e quindi il consiglio e' di prendere questa pagina come spunto.

IL TARGET
Il target
(obbiettivo) del progetto e' fondamentale. Dobbiamo subito stabilire a chi e' rivolta la nostra clip e con che sistema minimo dovra' poter essere vista. Non tutti hanno un computer potente o sono dotati del software che abbiamo noi, e per software intendiamo i codec video/audio e il supporto dei formati (AVI, MP3 o Qucktime). Certo, oramai Windows fornisce "di serie" molti dei codec piu' usati ma non diamo mai per scontato nulla!
Tornando al nostro target, il cliente ci dara' una mano indicandoci a chi e' destinato il lavoro: un CDROM da edicola, acquistabile da chiunque, un prodotto aziendale, che presuppone sistemi di riproduzione potenti, un file da scaricare dalla rete, che deve essere il piu' piccolo e il piu' lungo possibile, un filmato di presentazione da mostrare in fiera
con un portatile
, ecc... A noi tocchera' definire i parametri adatti per permettere il buon funzionamento. Dovremo scegliere le dimensioni della clip, il formato e il codec adatto, il tipo di campionamento dell' audio e il relativo codec.

REALIZZARE LA CLIP
Supponiamo di aver gia' realizzato il montaggio del filmato e di possederne la clip in PAL ad una buona qualita'. E' importante partire da un file sorgente di massima qualita' poiche' la compressione agisce meglio su clip senza rumore.
Quindi full screen, full motion e audio qualita' CD.
Stabiliamo ora alcune caratteristiche che il nostro file dovra' avere in corrispondenza del supporto su cui verra' distribuito e del target che ci prefiggiamo.

IL FORMATO
La scelta del formato considera sostanzialmente due aspetti: la fruibilita' e la qualita'.
Se il nostro filmato dovra' essere riprodotto su sistemi Apple (per esempio il CD che dobbiamo realizzare e' multisistema) dovremo optare per il Quicktime che, se da una parte e' visionabile su entrambi i sistemi, dall'altra pone limitazioni per quanto riguarda i codec di compressione (che non sono numerosi come quelli per piattaforme W
indows-I
ntel). Il formato Video for Windows (AVI) infatti e' probabilmente il piu' diffuso e il piu' versatile poiche' presenta una lunga lista di codec video supportati ed e' il formato col quale si lavora in fase di editing video.
La terza opzione e' quella dell'MPEG che certamente e' un'ottimo codec per lavori multimediali (soprattutto per filmati che durano molto). Questa compressione infatti e' molto potente e permette di essere vista senza particolari requisiti hardware. Ormai chiunque puo' leggere un file MPEG.


LE DIMENSIONI
Dipendono principalmente del progetto che state realizzando. Spesso la clip deve combaciare con una ben definita finestra all'interno di un gioco o di una presentazione multimediale. Certamente a dimensioni minori corrisponde una minore precisione nei dettagli e una riduzione di spazio occupato. Anche in questo caso si deve scegliere se dare precedenza alle ridotte dimensioni del file finale (e quindi ad una minore dimensione della finestra video) oppure se il parametro importante e' la qualita'. Non c'e' un vero e proprio formato standard per il multimedia publishing. Si puo' usare quell
o
standard del VideoCD (352x288) oppure il classico 320x200 (utile per le animazioni) o altro, a discrezione del realizzatore.
Un utile accorgimento, in fine, puo' essere quello di ritagliare ("crop") qualche pixel ai bordi della clip per centrare cio' che interessa ed eliminare eventuali distorsioni di immagine.

IL CODEC VIDEO
La scelta del compressore video e' fondamentale per la buona riuscita di un progetto di multimedia publishing. Innanzitutto conviene sempre partire lavorando su codec
hardware, se ne disponiamo,
in modo da avere sempre la massima qualita' e velocita' sino al completamento della clip. Per passare poi alla versione definitiva ci tocchera' ricomprimere il progetto con un codec con perdite magggiori che diminuira' sensibilmente qualita' e dimensioni.
Quale codec usare? Questa e' la domanda che vi starete ponendo.
Non c'e' una vera e propria risposta ma facciamo alcune considerazioni.
Se avete scelto il
famoso formato MPEG1, non avete il problema della scelta del codec (che come sappiamo e' tutt'uno col formato) e potete quindi dedicarvi a fare un po' di prove sulla migliore combinazione qualita'/dimensione.
Per i formati QTM o VFW, invece, dobbiamo essere sicuri che il sistema che riprodurra' il filmato sia dotato del codec che abbiamo scelto; possiamo fornirlo noi (nel caso di un progetto su CD ROM) o demandarne all'utente il recupero (con un link su internet). La cosa migliore, comunque, e' sfruttare i codec che sicuramente l'utente possiede, ovvero quelli forniti di sistema da Windows95. Per vedere un confronto
tra alcuni codec
date un'occhiata alla sezione confronto tra codec che mette in luce anche le loro caratteristiche qualitative.
Se siete ancora in dubbio, guardate la scelta dal lato economico. In alcuni casi dovete avere una licenza per usare un codec proprietario e quindi potreste scegliere quello che a prestazioni/prezzo risulta piu' conveniente.
Se la clip presenta in parte (o totalmente) delle animazioni in CG, conviene utilizzare codec particolari che rendano meglio il contrasto tra colori, evitando un diffuso effetto sfumatura, tipico di compressioni alte.
Per decidere quali codec sono piu' consoni alle vostre esigenze, date una ripassata ai codec nella sezione Formati e Codec ma soprattutto usate l'esperienza: studiate a fondo i CD che avete comprato ultimamente e domandatevi se le scelte che i loro produttori hanno fatto possano essere le vostre.

L'AUDIO
Se il filmato va distribuito in rete, e quindi vogliamo favorire le ridotte dimensioni piuttosto che la qualita', dovremo usare una compressione potente tra quelle disponibili sul formato scelto. Se l'accompagnamento audio e' esclusivamente vocale, si potra' fare molto, dato che le voce umana non ha bisogno di una ampia larghezza di banda e i codec per la voce sono molto performanti. Per la musica, si dovra' sacrificare piu' spazio, ma tutto naturalmente e' in funzione dell'importanza che riveste nella clip. Verifichiamo che lo spazio occupato dall'audio sia effettivamente importante per la clip o se si possa evitare.

I TEsT
Fondamentali sono i test della clip.
Una volta terminata la clip, la masterizzeremo su un CD con il software che riteniamo necessari per riprodurla e cominceremo a far visita ai nostri amici. Provando il filmato su vari PC, con hardware e software diversi, avremo la possibilita' di raccogliere dati per una piccola statistica di performance e di accorgerci se qualcosa non va'.
Tipicamente il PC ospite non ha il codec video che abbiamo usato per compilare il filmato o il vostro amico non ha mai pensato di installare Quicktime. Lui potrebbe essere un potenziale acquirente del CD
.

COMPLETARE IL PROGETTO
Se stiamo realizzando un progetto commissionato da un'azienda, dovremo dedicare un po' di tempo anche alla sua presentazione e al suo completamento. Cio' significa fornire al cliente non solo il prodotto finale ma possibilmente il materiale "grezzo" che abbiamo utilizzato nelle fasi intermedie per il compositing e gli effetti della clip. Immagini, clip sorgenti video e audio ordinate in cartelle e possibilmente catalogate in un file README.TXT nella root principale del CD. Non c'e' bisogno di svelare i trucchi del mestiere; basta che il cliente
(o voi stessi) abbia la possibilita' di eseguire piccole modifiche dell'ultimo minuto senza portarsi dietro altro materiale.
In questo frangente si rende necessario il masterizzatore che servira' sia per i test, sia per raccogliere tutto questo materiale. E' impensabile fornire al cliente il progetto su dischetti e forse uno ZIP da 100MB non basterebbe (e comunque dovrebbe possederne uno anche il cliente).
I prezzi dei masterizzatori li conoscete...:-)

Un ulteriore valorizzazione del nostro prodotto sara' garantita dalla presentazione del CD. Se si ha la possibilita' di stampare una cover e un'etichetta, magari col nostro indirizzo e-mail, l'elenco del contenuto ed un 'immagine relativa al progetto, certamente sara' cosa apprezzata dal cliente. Ricordatevi inoltre di fare una copia di tutto per voi. Non si sa mai...
In conclusione credo che, sebbene non sia
te
professionisti affermati del settore, il risultato finale e' quello che conta per un cliente; se rimane soddisfatto dal vostro lavoro, tornera' a proporvi altre commissioni, senza preoccuparsi della vostra eta' o della vostra esperienza.