STREAMING - Cosa serve per realizzare uno streaming audio/video
Come tutte le cose, anche per effettuare uno streaming di buona qualità su Internet è necessario un hardware di qualità.
Il mercato offre molteplici soluzioni, da costosissimi server di produzione a ipotesi 'quasi ' a costo zero.
Consideriamo il caso di una persona che ha bisogno di realizzare uno streaming video sia modem che adsl in casa propria.
Di cosa ha bisogno?
Distinguiamo due fasi importanti:

1° fase: encoding del filmato

2° fase: distribuzione del filmato


ACQUISIZIONE ED ENCODING
Per encoding si intende il processo attraverso il quale un filmato originale viene trasformato in un formato adatto allo streaming web.
Per distribuzione invece si intende la fase successiva, cioè la disponibilità online del filmato finito.

Occupiamoci per ora della prima fase. 
Anche in questo caso dobbiamo operare una distinzione:

a_ realizziamo uno streaming on demand

b_ realizziamo uno streaming live

Cominciamo dal primo caso: per streaming on demand si intende la realizzazione e la successiva distribuzione di un filmato in streaming non in real time, ma ogni volta che viene richiesto (on demand). 
Per fare un esempio, i videoclip musicali che troviamo sui siti web specializzati sono streaming on demand.
Vediamo cosa serve per realizzare uno streaming in questa modalità.
Innanzi tutto è necessario un buon pc, almeno un pentium 4 o equivalente e una buona quantità di memoria (512 MB). Questo perchè il processo di trasformazione di un filmato occupa tutte le risorse del computer, quindi più risorse abbiamo a disposizione, più potremo realizzare filmati ad alta qualità velocemente.
Se disponiamo del filmato già in formato digitale (mpeg1,2 divx, dvd, vcd, avi etc.) possiamo passare alla fase successiva e occuparci del software di encoding.
Spesso e volentieri però, gli originali dei filmati che vogliamo trasformare sono in formati che necessitano di ulteriore hardware per essere scaricati.
Prendiamo il caso di una videocamera digitale e del classico filmino delle vacanze: avremo bisogno di una scheda di acquisizione che ci permette di poter acquisire il materiale presente sulla nostra videocamera e poterlo trasformare in un file video.
In commercio se ne trovano a centinaia, delle marche più svariate, da 100 a 10000 euro di spesa. Per un utilizzo domestico consiglio le meno care, che comunque garantiscono prestazioni comunque accettabili. E' importante sincerarsi che la scheda che stiamo andando ad acquistare sia provvista delle caratterstiche che la rendano compatibile alla videocamera. Per esempio, caso più comune, deve avere una porta firewire. Se abbiamo dei dubbi è meglio verificare con il proprio negoziante di fiducia.

Una volta installata la scheda e collegata la videocamera possiamo procedere all'acquisizione, gestita attraverso il software in dotazione con tutte le schede in commercio.
Conclusa questa fase sul nostro computer sarà presente un file audio/video non compresso, in formato .avi con le specifiche (dimensioni, risoluzione etc. etc.) che abbiamo precedentemente impostato.
Ora che abbiamo il filmato in formato digitale è necessario encodarlo, cioè trasformarlo in un formato adatto allo streaming.
Per compiere questa operazione è necessario un software definito encoder.
Se ne trovano in commercio molti, prodotti sia dalle case che detengono i brevetti su alcuni specifici formati, sia da aziende indipendenti.
L'unico interamente gratuito è Windows Media Encoder, prodotto dalla Microsoft (oltre, ovviamente, Mplayer per chi utilizzasse linux come sistema operativo), che ovviamente permette di realizzare streaming nel formato proprietario Microsoft (.wmv).
Per quanto riguarda i prodotti a pagamento abbiamo Real Encoder (è un prodotto shareware, con 30 giorni di licenza limitata gratis), che permette di realizzare streaming in formato Real; Quicktime Player (in versione full a pagamento) che permette di encodare in formato Quicktime; Sorenson Squeeze, che effettua encoding in tutti i formati principali compresi mpeg4 e .flv (formato proprietario per lo streaming via flash player attraverso Flash Communication Server); Cleaner, che permette anche encoding multipli gestiti tramite comandi in batch e molti altri.
Il mercato offre le soluzioni più adatte ad ogni esigenza, ma per un utilizzo domestico consiglio di utilizzare Windows Media Encoder (perchè è gratuito) oppure Flash MX per quanti avessero già a disposizione il software: esiste infatti un opzione che permette la trasformazione di file video in file .flv.

Prima di dare il via all'operazione di encoding è possibile selezionare numerose impostazioni: le dimensioni del filmato finale, la quantità di frame per secondo, la qualità dell'immagine, la qualità dell'audio etc. etc.
Ognuno di questi fattori influenza in modo più o meno sensibile il peso del filmato finito e, di conseguenza, la banda necessaria per poterlo vedere senza interruzioni in fase di riproduzione.
Consideriamo quindi che un file encodato per narrow band (modem 56 kbps) ha un display di dimensioni ridotte (max. 200x200), una qualità video bassa (da 8 a 15 frame per secondo) e una qualità audio scarsa (da 5 a 10 kbps di ampiezza).
Un filmato per adsl invece può avere un dispaly molto più ampio (fino al fullscreen per fimati ottimizzati per connettività maggiori di 500 kbps), qualità video televisiva (25/30 frame per secondo) e qualità audio di buon livello (da 30 kbps di ampiezza in su).
Bisogna quindi stabilire quale sarà la propria audience di riferimento, prima di decidere i parametri che definiranno il flmato finale.


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